domenica 23 novembre 2014

Non solo operai. Non solo mesotelioma

Cheryl Marsh abitava a Islington, Londra, con la sua famiglia in una casa popolare. Una council house, una come tante. Cheryl e un gruppo di altri venti bambini andavano spesso a giocare, nelle sere d'inverno, negli scantinati del palazzo. Passano gli anni. Cheryl lavora prima per il comune, sempre a Islington. Ripara motociclette. Poi si trasferisce a Brighton dove si occupa di violenza domestica. Ha solo 47 anni quando le viene diagnosticato un mesotelioma. "Non sapevo nulla della malattia, ma quando ho cominciato a informami ho scoperto che colpiva prevalentemente uomini sulla settantina ex lavoratori dell'industria pesante". Che c'entrava allora con lei? Lo scantinato era pieno di polvere. Di amianto. E di amianto erano fatte le pastiglie dei freni delle moto. Cheryl muore nel 2007, a soli 50 anni. Fa in tempo, pero`, a fare causa al comune e ad ottenere un risarcimento di 100.000 sterline (qui)
Neville Beck, invece, faceva l'insegnate di storia in una scuola di Eastbourne. In pensione da tempo, alle soglie dei 70 comincia ad avere il respiro corto. La diagnosi non lascia spazio ai dubbi: mesotelioma pluerico. Come e` possibile, si chiedono Neville e sua moglie? La memoria torna indietro agli anni di insegnamento e a quell'armadietto nella sua classe, dove teneva libri ed effetti personali. Viene fuori che gli scaffali erano fatti di amianto. Neville muore nell'aprile del 2009, a 71 anni (qui) Non e` la sola vittima dell'amianto tra gli insegnanti inglesi. Ce ne sono a centinaia (qui).

Non solo operai dell'industria pesante. Non solo mesotelioma. Nel 2009, l'Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro (IARC) ha confermato che l'esposizione occupazionale all'amianto nelle donne aumenta il rischio di sviluppare il carcinoma ovarico (qui). Tra gli studi valutati dallo IARC figura anche uno condotto in Italia, tra lavoratrici dei cementifici e dell'industria tessile (qui).


1 commento:

  1. Non solo operai: anche persone che non hanno mai lavorato in fabbrica, ma hanno respirato le fibre disperse nell'aria della città. È anche la storia della città in cui vivo da molti anni, Casale Monferrato, ora di attualità. Il mesotelioma causa almeno una cinquantina di vittime all'anno anche se la fabbrica è stata chiusa da tempo e bonificata. I morti e ildolore non finiscono mai

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